L’aumento dell’incidenza di patologie cardiovascolari nel cane ha spinto la comunità scientifica veterinaria a migliorare le competenze mediche per cercare delle terapie adeguate. Spesso non è possibile ottenere un successo terapeutico soddisfacente, perciò è necessario cercare dei metodi di prevenzione utili che possano limitare la comparsa delle malattie cardiache.
L’esistenza delle varie razze fa sì che i soggetti abbiano dei bagagli genetici influenzati perlopiù dalle scelte riproduttive attuate, questo rende possibile realizzare dei programmi di prevenzione tramite la selezione genetica. La prevenzione per i pazienti animali ed il loro benessere passano perciò inevitabilmente attraverso l’allevatore ed il proprietario, i quali assumono un ruolo essenziale che può fare la differenza: trasformare una prevenzione secondaria, come gli screening di razza, in una prevenzione primaria se, vengono poi seguite le indicazioni emerse dai vari screening, escludendo dalla riproduzione i soggetti affetti da patologia.
A questo scopo il “Progetto Cardiopatie”, nato nel 2018 grazie all’ENCI e la Commissione delle Malattie Cardiovascolari di FSA (Fondazione Salute Animale), propone l’esecuzione di screening in soggetti di tutte le razze canine per patologie su base genetica allo scopo di individuare i soggetti affetti, possibili portatori di queste malattie. In questi due anni dall’inizio del “Progetto Cardiopatie” si sono ottenuti dati importanti che ci aiuteranno a perseguire un obiettivo essenziale, quello di garantire la salute ed il benessere animale, proteggendo il patrimonio genetico delle diverse razze.
Per maggiori dettagli aprire il seguente link: ENCI-FSA: Progetto Cardiopatie
I proprietari interessati potranno recarsi dai Medici Veterinari accreditati FSA, per sottoporre i propri cani alla visita cardiologica, all’esame ecocardio color Doppler ed eventualmente, in base alla razza, all’esame Holter. Al programma di screening potranno accedere tutti i cani iscritti al Libro genealogico dopo il primo anno di età. La frequenza dei controlli può variare a seconda della eventuale presenza di patologie e dell’età del soggetto.